
“«Non nascondete il vostro dolore e affidatelo alle parole.
Il dolore che non parla sussurra al cuore affranto l’ordine di spezzarsi», scrive William Shakespeare nel Macbeth.
Il dolore parlato aiuta a stare meglio, come sa bene la psicanalisi.
Dare voce a ciò che si prova è un modo per tirare fuori da sé quello che ci angustia e ci appesantisce l’animo: ci permette di porci di fronte a esso, guardarlo negli occhi ed eventualmente superarlo.
Otis dà un consiglio molto semplice ad Adam: voltando le spalle alla persona in questione, forse troverebbe la forza di pronunciare quelle parole che sente incastrate dentro di sé.”
(da “Grammamanti: Immaginare futuri con le parole” di Vera Gheno).