“Assange è la nostra Antigone: tenuto a lungo nella condizione di un cadavere vivente, isolato in una cella, pochissimi contatti con la famiglia e gli avvocati, senza nessuna condanna e neppure un’imputazione ufficiale, nell’attesa dell’estradizione – e perché?

Perché, in quanto spia del popolo, aveva reso visibile a tutti (in piccola parte) il lato oscuro e osceno della politica statunitense, invece di informarne i servizi segreti di una nazione rivale.
Quel che Assange ha in tal modo svelato è la solidarietà dei potenti, persino (o soprattutto) se appartengono a regimi che pubblicamente si dichiarano avversari e propugnano ideologie e sistemi sociali differenti.
Questi fieri nemici non hanno alcun problema nel condividere una premessa di base: la struttura del potere (l’apparato dello Stato) deve comunque continuare a funzionare.” (da “Ucraina, Palestina e altri guai” di Slavoj Žižek)