
“Per la sinistra oggi è non solo assolutamente inaccettabile sostenere la Russia ma anche accettare, in modo più «modesto» e neutrale, che la divisione di fatto della stessa sinistra tra pacifisti e sostenitori dell’Ucraina vada trattata come un fatto minore, che non deve disturbarne la lotta al capitalismo globale – perché?
Ricordiamo la distinzione tra contraddizioni «principali» e «secondarie» (la «battaglia degli opposti») proposta da Mao Zedong nel suo trattato del 1937, Sulla contraddizione – una distinzione che probabilmente merita di essere riportata alla luce.
Una contraddizione, un conflitto, non si presenta mai da solo ma dipende da altre contraddizioni.
Ecco l’esempio di Mao: in una società capitalistica, la contraddizione «principale» tra il proletariato e la borghesia è accompagnata da contraddizioni «secondarie», come quella tra gli imperialisti e le colonie.
Mentre le secondarie dipendono dalla prima (perché le colonie esistono solo nel capitalismo), la contraddizione principale non è sempre la dominante: esse possono scambiarsi l’ordine di importanza.
Ad esempio, quando un Paese viene occupato, per non perdere la sua posizione privilegiata la classe dominante si lascia di solito assoldare e collabora con gli occupanti: in questo caso la lotta contro gli occupanti diventa prioritaria.
Lo stesso vale per la lotta al razzismo: in una condizione di tensione razziale e di sfruttamento, il solo modo di combattere efficacemente per la classe operaia è focalizzarsi sulla lotta al razzismo (per questo, ogni richiamo alla classe operaia bianca, come quello dell’odierna destra populista globale, è un tradimento della lotta di classe).
Oggi la lotta per la libertà ucraina è la contraddizione «dominante»: non si è di sinistra se non si sostiene l’Ucraina senza se e senza ma.”(da “Ucraina, Palestina e altri guai” di Slavoj Žižek).