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Gheddafi continua a fare shopping in Italia.

La Lybian Investment Authority, fondo di investimento pubblico della Libia ha acquistato una partecipazione del 2,01% nel capitale del gruppo Finmeccanica, azienda italiana che opera nella difesa.

I primi contatti tra la società italiana e il governo guidato da Gheddafi risalgono al 2007, quando Agusta Westland ha venduto al Paese nordafricano elicotteri Aw 109 e Aw 119 Koala che verranno assemblati in uno stabilimento appena finito di costruire in Libia.

Poi, nel luglio 2009, Finmeccanica ha firmato un memorandum d’intesa per varare una joint da 400 milioni proprio con la Lybian Investment Authority.

I frutti della collaborazione non si sono fatti attendere. Finmeccanica ha vinto una commessa da 541 milioni per l’ammodernamento (tramite la controllata Ansaldo Sts) della segnalazione ferroviaria nel Paese. Selex si è aggiudicata un ricco appalto per costruire i sensori di controllo del traffico alla frontiera mentre Roma fornisce già ai militari libici gli aerei spia Falco, in teoria per controllare gli spostamenti delle carovane di migranti nel deserto.

La Libia è in Italia attualmente il primo azionista di Unicredit, la maggiore delle banche italiane, ha una quota in Eni, il 7% della Juventus e ha allo studio altri dossier nel nostro Paese. Per salire oltre il 3% di Finmeccanica, la Libia deve ottenere l’ok del governo italiano. Ma sono più che noti i buoni rapporti tra Berlusconi e Gheddafi. Beh, buona giornata

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