Mi è stato chiesto di argomentare il perché lascio Facebook. Lo faccio con due libri, di cui pubblico le copertine.
Poi cito un film:
“La grande bellezza”. Dice
Jap Gambardella (Toni Servillo):
“La più consistente scoperta che ho fatto, pochi giorni dopo aver compiuto sessantacinque anni, è che non posso più perdere tempo per cose che non mi va di fare.”
E, infine, un piccolo ragionamento: ho avuto cura di codesto profilo, eliminando gli hater e i perditempo; ho avuto cura di stare sul pezzo dell’attualità; ho avuto cura di postare brani selezionati di narrativa italiana e straniera, saggistica, poesia, filosofia, economia politica, sociologia.
Ho preso sul serio i commenti, rispondendo sempre a tutti.
Ho anche cercato di alleggerire sempre con ironia, sarcasmo e arguzia.
Mi sono divertito. Ma ho dedicato a Fb 3, 4 a volte 6 ore al giorno. E questo è sbagliato: il tempo è prezioso. Mr. Mark Zuckerberg non può averlo gratis. E io questo tempo me lo riprendo.

